Anche oggi abbiamo camminato risalendo il Minho fino
quasi al confine con la Spagna.
Il tragitto è stato molto facile, gradevole e rilassante. Accanto a noi solo acqua, gabbiani e natura. Di tanto in tanto incrociavamo i ciclisti del posto, che ci auguravano "buen camino". Le condizioni per marciare erano ideali: l’aria fresca, la strada perfetta e il mio ottimo umore. È passata una scolaresca di bambini in bici, guidati da un’insegnante che trasportava un amplificatore, si poteva ascoltare il brano di Beyoncé "Single ladies" a palla. Prima mi sono messa a ballare e a cantare "All the single ladies, all the single ladies…" e dopo sono scoppiata a ridere. Ho realizzato come la mia attenzione abbia smesso completamente di rivolgersi a persone e situazioni sgradevoli. Alla fine siamo noi a decidere che importanza dare agli eventi e agli individui. A ciascuno la sua storia e il suo bagaglio; se non ci sta bene, lasciamoli andare, possibilmente in silenzio, perché già solo parlarne disturba le nostre belle particelle.Certo, qui in questo magico contesto è molto più facile prendere le distanze. In ogni caso, i miei cari sono tutti dentro allo zainetto. La loro energia mi spinge forte e leggera verso Santiago e solo di loro mi importa.


Poco prima della città di Valença, ancora in Portogallo, ci siamo fermati in un bar per pellegrini. Lo gestisce Antonio, un signore molto cordiale e aperto, abituato a parlare con tutti. Le pareti del suo locale sono tappezzate da selfies con visitatori di tutti i continenti e da ghirlande colorate; sua mamma, in cucina, prepara da mangiare. Abbiamo conversato a lungo, il pellegrinaggio oramai è un business per molti residenti: la sera, fino a tardi, gli è capitato di aspettare alcuni ospiti da accogliere nella sua struttura, che poi non si sono presentati. Il problema non è tanto la superficialità dei viandanti, quanto la slealtà dei compaesani: la gente del posto ferma i passanti, offrendo da dormire nelle proprie case private.
Nel congedarsi ci ha
regalato un piccolo rosario da portare lungo il resto del nostro viaggio. Che
individuo interessante! Una persona così me la immagino in qualsiasi parte del
mondo, con lo stesso carattere, un uomo senza età, autentico, la cui libertà di
pensiero lo conduce lontano, pur restando nel suo piccolo paese (Cristelo Covo)
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Siamo ospiti di un Bed and Breakfast. Quando ho fatto la
prenotazione, pensavo fosse un ostello abbastanza bello e ordinato, in realtà è
molto di più. Siamo al centro della città, in un edificio storico, ristrutturato
nel 2019 con finiture moderne ed eleganti, gestito dai due nipoti del primo
proprietario. Ci ha accolti Mario, il maggiore, che ci ha subito messi a nostro
agio. Quando si viaggia e si alloggia in strutture a gestione famigliare il
livello dei servizi si alza verticalmente. Mario ha fatto l’Erasmus a Perugia e
parla un ottimo italiano. Si è laureato in legge e ha lavorato diversi anni in
giro per la Spagna. Alla fine, ha mollato tutto per realizzare il Sigrina
Hostal. Io non so per quale motivo abbia lasciato la sua carriera, ma sono
sicura che si tratti di una scelta d’amore verso le proprie origini, a favore
di una particolare qualità di vita. Di conseguenza, auguro a lui e a suo fratello Miguel tutto
il successo che si meritano.
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Miguel e Mario |
Le lezioni del cammino di oggi:
1. Decidi tu a chi e a cosa dare attenzione.
Liberati da situazioni e persone tossiche. Vuoi veramente dare loro il potere
di condizionare i tuoi sentimenti? A differenza delle mosche, non volare
intorno alla cacca.
2. Ascolta sempre la storia delle persone e
sorprenditi, gioisci o rattristati, empatizza!!
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