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Porto |
"Mi piace tutto ciò che mi circonda e penso a quanto raramente, nella mia quotidianità, io realizzi le numerose ragioni per cui provare gratitudine. Le cose non riuscite o andate diversamente sono sempre le più pesanti ... è arrivato il momento di viaggiare leggeri". 21.08.2021
Giorno 1, Porto - Vila do Conde
Quando
rifletto sulla mia società e su quella parte di mondo in cui sono cresciuta e
ho avuto la fortuna di nascere, non posso fare a meno di pormi delle domande.
Perché le
contrarietà e i dispiaceri fanno più rumore della gioia o della bellezza? Perché
gli esseri umani si torturano pensando più a quello che gli manca che a quello
che già hanno? Quali sono i ricordi che ci occupano maggiormente: quelli
disgraziati e dolorosi o quelli lieti e prosperi? Perché è così difficile
vivere con la consapevolezza di avere subito dei torti o di essere stati
trattati senza i dovuti riguardi?
Nel
passato non si torna e gli eventi non si possono cambiare con effetto
retroattivo. Quindi o li si accetta o si passerà il presente a fare la guerra
con il tempo che fu. Che poi ... questo attaccamento al successo o al nostro
concetto di giustizia non è forse un atto di superbia, la volontà ostinata di
dare soddisfazione all'orgoglio? Perché trattenere anziché lasciare andare?
Il
cammino ha accompagnato il mio sguardo in direzione dello sfolgorante
spettacolo della natura: oceano cobalto, colline rigogliose, foreste fiabesche,
ruscelli turchini, rivoli e laghetti di giada, sentieri variegati. Mi sono
trovata dinnanzi a paesaggi intatti e incantati, cui giungevo marciando con
passi leggeri e gambette allenate, respirando a pieni polmoni. Ad ogni
movimento un pensiero se ne andava e un altro arrivava, portando con sé una
nuova energia. Tutto quello che alla partenza mi appesantiva il cuore diventava
via via più piccolo fino a scomparire del tutto. I miei occhi si rivolgevano al
blu e al verde, il mio saluto a persone sconosciute che mi sorridevano.
L'
esercizio della gratitudine si è intrufolato nelle mie giornate, con la
coscienza di avere il privilegio di muovermi, respirare, vedere e vivere senza
alcuna limitazione. Ho provato a immaginarmi cosa mi sarei persa se i geni, il
destino o la vita mi avessero negato una di queste straordinarie funzioni.
Grazie perché sono viva, grazie perché alcune delle persone che ho perso,
andandosene mi hanno fatto un regalo, grazie perché ho una casa con una
famiglia dentro, perché ho luoghi e amici che mi aspettano. Grazie perché vedo
tutto il bene che c’è nel mio presente.
Probabilmente
tornerò a darmi pena di tante cose e a ribellarmi a fatti e situazioni
irreversibili. Tuttavia ho fiducia che sarà proprio l'esercizio della
gratitudine a guidarmi sulla riva più sicura.
" Il sole non splende per pochi alberi e fiori, ma per
tutta la felicità del mondo".
Henry Ward Beecher
Grazie
cammino grazie💓
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