Spesso si frequentano delle persone
che sembrano destinate a restare con noi a lungo. Eppure, capita che le incompatibilità
non oltrepassino i primi ostacoli e che quegli occasionali compagni di viaggio
spariscano. Ogni volta che inizio a coltivare un nuovo rapporto mi chiedo chissà
cosa diventeremo un giorno… chissà dove saremo tra un anno… Non riesco
neppure a quantificare il numero di individui che hanno attraversato la mia
esistenza lasciando debolissime tracce. Come se il tempo fosse una stazione
ferroviaria, ho visto volti arrivare e partire, sorrisi aperti e manine
sventolate da lontano.
Le stagioni e i giorni ci impongono
continui adattamenti e trasformazioni, quello che una volta ci corrispondeva,
smette di rappresentarci. Pensiamo di non riconoscere più l’altro, in realtà
siamo noi che ci troviamo già altrove, con un nuovo sentire e nuove visioni.
Per questo, tante amicizie compiono straordinari cicli, si perdono ma se sono
autentiche si ritrovano. Se finiscono, è possibile che quegli esseri umani abbiano terminato il loro compito con noi. Comunque siano andate le cose, possiamo farcene una ragione,
comprendendo il senso di quell’incontro, imparando a scegliere a chi accostarci
e da cosa dissociarci.
Nel perpetuo caos della vita io sono
stata molto fortunata, perché ho avuto il privilegio di condividerla con delle
donne eccezionali, che considero sorelle: sono stata ascoltata e accettata nelle
mie fragilità con infinita pazienza. Le mie amiche hanno colmato in parecchie
occasioni vuoti e mancanze, si sono prese cura non solo di me ma del mio intero
mondo, integrandoci nel loro.
Tra queste anime belle c’è chi mi restituisce
l’orizzonte ogni volta che lo perdo e contribuisce con una tale determinazione
al mio successo, che se vinco, vinciamo in due e se perdo … non perdo. E ancora
chi, nei momenti difficili, mette in luce le mie qualità, ricordandomi tutte le
volte che sembrava impossibile e invece ce l’ho fatta …
Penso alla bellezza di stare insieme,
al modo di parlare, di gesticolare, a quella speciale energia che unisce le
persone che si vogliono bene, fino a farle rassomigliare benché non siano
parenti. Anche se restassero anni senza vedersi, si ritroverebbero in una fraterna
bolla, si guarderebbero con gli stessi occhi e riderebbero nello stesso modo.
Che tu sia nella mia vita da 38 anni,
da 31, da 28 o da 5
Io ti ringrazio di esserci e
naturalmente ti invito a rimanerci.
Rossana
Nessun commento:
Posta un commento