Care lettrici e cari lettori, sotto al post in italiano troverete anche una traduzione in tedesco.
Liebe Leserinnen und Leser, unter dem italienischen Post finden Sie auch eine deutsche Übersetzung.
Trama
Fanny Price,
nata in una famiglia povera, viene accolta nella ricca dimora dei suoi zii, a Mansfield
Park. Cresce timida e riconoscente, spesso messa in ombra dai cugini, ma dotata
di profonda sensibilità e integrità morale.
Quando arrivano gli affascinanti fratelli Crawford, il loro fascino sconvolge
gli equilibri familiari e sentimentali.
Commento
Jane Austen non delude mai.
Benché,
sulle prime, Mansfield Park mi sembrasse troppo affollato da personaggi
difficili da ricordare e la protagonista, Fanny Price, si presentasse come
l’esatto opposto della mia amata Elizabeth Bennet (Orgoglio e Pregiudizio), la
lettura, di pagina in pagina, mi ha conquistato.
Della Austen già conosciamo l’arte di
distruggere con pochi versi i suoi bassi …naturalmente bassi nell’animo,
non nella statura.
“La vostra gentilezza e pazienza non si
dimenticano, la vostra instancabile pazienza nel cercare di rendergli possibile
imparare la sua parte – nel cercare di offrirgli un cervello che la natura gli
aveva negato, di costruire per lui una capacità di comprendere attraverso la
superiorità del vostro intelletto!”
Io, che
quando mi arrabbio i miei interlocutori li vorrei scuotere, che gli aprirei la
testa per confermarne il vuoto… ebbene, io mi inchino dinnanzi alla classe di
questa scrittrice. Lei denuncia la pochezza dei meschini e, quasi con
indulgenza, ci mostra come costoro siano semplicemente ciò che sono; ci insegna
che, in fondo, le anime basse non crescono, non evolvono, né si affrancano mai
dalla peggiore versione di se stessi.
“Gli affronti della stupidità e le delusioni
della passione cieca possono suscitare scarsa pietà. La punizione che lo colpì
nasceva dalla sua stessa condotta.”
Della Austen
già conosciamo il giudizio sull’epoca in cui vive:
un tempo che, oltre a disattendere la crescita intellettuale del genere
femminile, relega la donna al ruolo di ancella o figura ornamentale accanto a
un maschio benestante. Ed è attraverso il personaggio di Lady Bertram che
questa critica si esplicita in maniera sublime:
“All’educazione delle figlie, Lady Bertram non
prestava la minima attenzione. Non aveva tempo per occupazioni del genere. Era
una donna che passava le sue giornate sedendo ben vestita su un divano, intenta
in lunghi lavori d’ago, di scarso uso e di nessuna bellezza, pensando più al suo
cane che ai suoi figli…”
Lady Bertram
è un personaggio di cui non ci si cura: il lettore la vede ma non la sente.
Forse, in quanto prodotto del proprio tempo, riceve in cambio la stessa
indifferenza di cui il suo tempo la fa oggetto.
In questo
romanzo, più che negli altri, mi colpisce l’attitudine a scavare nella
psicologia dei personaggi, dando vita a pagine di profonda
analisi.
Le figure
che più evolvono all’interno della storia sono quelle che riflettono prima su
se stesse e poi sugli altri.
Fanny Price, apparentemente remissiva e sottomessa,
fiorisce con un carisma tutto particolare. Rivela il fascino misterioso di chi
non cerca la visibilità e, contro i propri interessi, pur di restare fedele al
proprio sentire, respinge le soluzioni più facili e comode. I suoi pensieri
rivelano una donna fiera e tenace, pronta al sacrificio.
Così come la
scrittrice illumina i difetti e le imperfezioni dei suoi personaggi, allo
stesso modo ne porta in alto le virtù.
Fanny splende di luce lunare. La
sua bellezza è fatta di ombre, di silenzi e di discrezione. Con il suo agire
rivela una straordinaria forza morale.
Nonostante
la fatica di vivere all’interno di un sogno impossibile, lei non vi rinuncia. Come
tutti, anche lei non può allontanarsi dalla sua natura: non può fare
diversamente.
Il bello
della faccenda è che, quando a seguire la propria indole
sono i virtuosi, allora cambia il corso
della storia.
“Ogni cosa era amica, o portava i suoi
pensieri a un amico; e anche se c'era stata spesso molta sofferenza per lei...
anche se i suoi moventi erano stati spesso fraintesi, i suoi sentimenti
ignorati, e la sua comprensione sottovalutata; anche se aveva conosciuto i
tormenti inflitti dalla prepotenza, dal ridicolo e dall'abbandono, tuttavia
quasi ognuna di queste afflizioni aveva lasciato dietro di sé qualcosa di
consolante.”
Jane Austen
ci insegna a riconoscere gli stupidi, a comprendere che non si
può offrire un cervello che la natura ha negato… e la storia attuale ci
offre numerosi esempi.
Però, ci
dice anche che vale la pena essere coerenti e continuare
a marciare a testa bassa verso i nostri obiettivi, anche
nelle peggiori condizioni, anche quando tutto sembra
perso.
Finché ci si
crede, quella è la direzione.
“Quando guardo fuori in una notte come questa,
sento che non ci possono essere né cattiveria né dolore nel mondo; e certamente
ci sarebbe meno dell'uno e dell'altro se gli uomini sentissero di più la
sublimità della natura, e si lasciassero maggiormente trasportare al di sopra
di loro stessi contemplando una scena come questa.”
Lieber Leser
folgt unten die Übersetzung meines deutschen Beitrags
MANSFIELD PARK
Inhalt
Fanny Price, in einer armen
Familie geboren, wird in das reiche Haus ihrer Onkel in Mansfield Park
aufgenommen. Sie wächst schüchtern und dankbar auf, oft von ihren Cousins in
den Schatten gestellt, besitzt jedoch eine tiefe Sensibilität und moralische
Integrität. Als die charmanten Geschwister Crawford ankommen, erschüttert ihr
Charme die familiären und emotionalen Gleichgewichte.
Kommentar
Jane Austen enttäuscht nie.
Obwohl mir Mansfield Park anfangs
zu überfüllt mit schwer merkbaren Figuren erschien und die Protagonistin Fanny
Price genau das Gegenteil meiner geliebten Elizabeth Bennet (Stolz und
Vorurteil) zu sein schien, gewann mich die Lektüre Seite für Seite.
Von Austen kennen wir bereits die
Kunst, ihre niederen Seelen … natürlich klein im Inneren,
nicht in der Statur … mit wenigen Worten zu entlarven.
«Eure Freundlichkeit und Geduld
werden nicht vergessen, eure unermüdliche Geduld, ihm zu ermöglichen, seine
Rolle zu lernen – indem ihr ihm ein Gehirn anbietet, das die Natur ihm
verweigert hat, und ihm die Fähigkeit vermittelt, durch die Überlegenheit eures
Verstandes zu verstehen!»
Ich, die, wenn ich wütend werde,
es vorziehen würde, meine Gesprächspartner zu schütteln, ihnen den Kopf zu
öffnen, um die Leere zu bestätigen... Nun, ich verneige mich vor der Klasse
dieser Schriftstellerin. Sie deckt die Kleinlichkeit der Menschen auf und zeigt
uns, fast milde, wie sie einfach das sind, was sie sind; sie lehrt uns, dass
die niederen Seelen nicht wachsen, sich nicht entwickeln und niemals von der
schlechtesten Version ihrer selbst loskommen.
«Die Zumutungen der Dummheit und
die Enttäuschungen blinder Leidenschaft können nur wenig Mitleid erregen. Die
Strafe, die ihn traf, entstand aus seinem eigenen Verhalten.»
Von Austen kennen wir bereits ihr
Urteil über die Epoche, in der sie lebte: eine Zeit, die nicht
nur das intellektuelle Wachstum des weiblichen Geschlechts behindert, sondern
die Frau auch auf die Rolle einer dekorativen Figur neben einem wohlhabenden
Mann beschränkt.
Und durch die Figur der Lady
Bertram entfaltet sich diese Kritik auf sublime Weise:
«Auf die Erziehung ihrer Töchter
legte Lady Bertram keinerlei Aufmerksamkeit. Sie hatte keine Zeit für solche
Beschäftigungen. Es war eine Frau, die ihre Tage damit verbrachte,
wohlbekleidet auf einem Sofa zu sitzen, in lange Näharbeiten vertieft, die wenig
nützlich und ohne Schönheit waren, und mehr an ihren Hund dachte als an ihre
Kinder…»
Lady Bertram ist eine Figur, um die man sich nicht kümmert: Der
Leser sieht sie, aber er spürt sie nicht. Vielleicht, als Produkt ihrer Zeit,
erfährt sie die gleiche Gleichgültigkeit, die ihre Zeit ihr entgegenbringt.
In diesem Roman beeindruckt mich
mehr als in anderen die Fähigkeit, tief in die
Psychologie der Figuren einzutauchen und Seiten voller Analysen
zu schaffen.
Die Figuren, die sich innerhalb
der Geschichte am meisten entwickeln, sind diejenigen, die zunächst über sich
selbst und dann über andere nachdenken.
Fanny Price,
scheinbar unterwürfig und zurückhaltend, erblüht mit einem ganz
besonderen Charisma.
Sie offenbart den geheimnisvollen
Reiz jener, die nicht nach Sichtbarkeit streben und, entgegen ihren eigenen
Interessen, aus Loyalität zu ihrem inneren Empfinden die einfachsten und
bequemsten Lösungen ablehnen.
Ihre Gedanken zeigen eine stolze
und entschlossene Frau, bereit zu opfern.
So wie die Schriftstellerin die
Fehler und Unvollkommenheiten ihrer Figuren beleuchtet, hebt sie ebenso deren
Tugenden hervor.
Fanny strahlt
im Mondlicht.
Ihre Schönheit besteht aus
Schatten, Stille und Zurückhaltung.
Durch ihr Handeln offenbart sie
eine aussergewöhnliche moralische Stärke.
Trotz der Mühsal, in einem
unmöglichen Traum zu leben, gibt sie nicht auf.
Wie alle kann auch sie nicht von
ihrer Natur abweichen: Sie kann nicht anders.
Das Schöne daran ist, dass, wenn
die Tugendhaften ihrer eigenen Natur folgen, sie den Lauf der Geschichte
verändern.
«Alles war ein Freund, oder trug
ihre Gedanken zu einem Freund; und selbst wenn sie oft viel Leid erfahren
hatte… selbst wenn ihre Beweggründe oft missverstanden wurden, ihre Gefühle
ignoriert und ihr Verständnis unterschätzt… selbst wenn sie die Qualen der
Willkür, des Spotts und des Verlassens erfahren hatte, hinterliess fast jede
dieser Leiden etwas Tröstliches.»
Jane Austen lehrt uns, die Dummen
zu erkennen, zu verstehen, dass man niemandem ein Gehirn geben kann, das die
Natur ihm verweigert hat…
und die heutige Geschichte bietet
zahlreiche Beispiele.
Aber sie zeigt uns auch, dass es
sich lohnt, konsequent zu bleiben und mit gesenktem Kopf auf unsere Ziele
zuzugehen, selbst unter den schlimmsten Bedingungen, selbst wenn alles verloren
scheint.
Solange man daran glaubt, ist das
der richtige Weg.
«Wenn ich in einer Nacht wie
dieser hinausschaue, habe ich das Gefühl, dass es weder Bosheit noch Schmerz
auf der Welt geben kann; und sicherlich gäbe es weniger von beidem, wenn die
Menschen die Erhabenheit der Natur stärker fühlen würden und sich beim Betrachten
einer solchen Szene mehr über sich selbst erheben liessen.»

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