È l’ultimo libro letto nel 2024. La storia giusta al
momento giusto: attraverso la vicenda di Pietro Palladini nuovamente mi
confronto con il tema del fuori controllo. Il protagonista è già noto ai
lettori dalla pubblicazione di Caos calmo dello stesso autore.
Pietro, dopo essere rimasto vedovo, si trasferisce da Milano a Roma e mette le
basi per dare un nuovo corso sia alla propria esistenza che a quella della
figlia Claudia. Tutto pare procedere in modo sereno e senza intoppi fino al
giorno X. Nell’arco di 24 ore egli commette un grave errore sul lavoro, la
polizia stradale gli sequestra la patente, la finanza sigilla il suo ufficio,
il socio, dopo averlo truffato, fugge e si rende irreperibile, la figlia scappa
di casa. Come se non bastasse, durante la notte conclude brutalmente la
relazione con la compagna. Infine, pur essendo innocente, credendosi braccato,
anche lui si mette in fuga.
- IL MONDO DI PIETRO
Il personaggio principale è una persona onesta, innocente, ben strutturata e rispettosa delle regole. Mai si aspetterebbe di precipitare in quell’incubo e di scoprirsi diverso da chi pensava di essere.
″Quando capitano queste giornate mi torna
in mente mio nonno. Diceva: se oggi fosse un pesce, lo ributterei in mare″.
Rispetto al modo in cui Pietro reagisce, viene da
chiedersi cosa faremmo noi al suo posto. Come reagiremmo se nel giro di poche
ore la nostra vita drasticamente cambiasse, e lo facesse al punto che ciò che
eravamo stati prima, dopo non potremo più esserlo. Come si sopravvive, come si
passa oltre? Come si attraversa il baratro senza precipitarvi dentro? In
effetti, fare fronte ad eventi indesiderati e imprevedibili richiede un
incredibile sforzo di adattamento. Sulle prime bisogna prendere atto che quella
cosa è successa; è così punto! Non ci sono scappatoie. Superato lo
sbigottimento, si fa il possibile per andare avanti. A Pietro manca il tempo di
analizzare lucidamente i fatti, tutto ha luogo in uno spazio temporale
brevissimo. Preso alla sprovvista, compie clamorosi passi falsi.
Inevitabilmente il protagonista prende coscienza. I guai lo riportano a se
stesso e alla proprie contraddizioni. Si rende conto delle cose che ha voluto
ignorare o dei messaggi che non ha saputo intercettare.
- LE TERRE RARE
Di fatto, le catastrofi aprono altri canali e ci fanno
incontrare le nostre parti nascoste.
Le terre rare sono degli elementi preziosissimi,
ottenibili mediante una tecnica estrattiva quantomai difficile ed onerosa, poiché
prevede di distruggere il minerale che le contiene.
“E questa, le ho detto, è più o meno la
stessa cosa che accade anche alle persone quando passano attraverso
un’esperienza che rende unica la loro vita... Ecco perché mi interessano le
terre rare, le ho detto: perché mi insegnano che se voglio arrivare a una cosa
difficile da raggiungere devo distruggere l’essere solitario che le contiene”.
Forse è questo il senso del fuori controllo: quello di
portare alla luce il nostro valore! L’imponderabile ci fa estrarre il prezioso
recondito in qualche anfratto della nostra persona. La lezione nei momenti
difficili è quella di iniziare a considerarci proprio come quei minerali. Il malessere che
sentiamo è segno che la potenza vitale sta lavorando alla ricerca delle terre
rare. Ci si rende conto di essere molto più forti di quanto si immaginava e che
tutto il nostro essere dilaga verso il bello, la luce, l’amore e la vita.
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