Ho avuto la gioia di visitare questa parte della Provenza e l'onore di conoscere un luogo vitale, allegro, accogliente e culturalmente pulsante. Condivido in questo post la mia esperienza, con l'augurio che possa essere utile o semplicemente interessante per chiunque la legga.
1.
Dove dormire: MERCURE HOTEL
AVIGNON TGV
Si trova a cinque
minuti a piedi dalla stazione Avignone TGV. Sebbene non sia nel centro storico,
io lo consiglio per il fantastico rapporto qualità-prezzo, l'ottimo livello
dei servizi offerti e la tranquillità del sonno.
Per raggiungere la parte antica della città si
impiegano 30-35 minuti. Il percorso è molto facile: usciti dall'hotel si va a
sinistra e poi sempre dritto per 3,5 km. Lungo tutto il tragitto è sempre
presente un marciapiede o un sentiero per pedoni e biciclette. La prima parte della passeggiata si sviluppa accanto a una statale particolarmente trafficata, il
resto dell'itinerario si estende invece lungo il fiume Rodano. Questo cammino è
in alcuni tratti molto pittoresco, in altri poco curato, soprattutto
nell’ultima parte.
Chi
preferisce può prendere l'autobus dalla Gare Avignon TGV ad Avignone Centre o andare con la propria macchina. Ci sono numerosi parcheggi sia al chiuso che all'aperto.
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2.
In giro per la città
Avignone è
abbracciata da una cinta muraria che delimita tutto il centro storico. Mi sono immessa in un sottopassaggio situato proprio vicino alla
grande ruota panoramica. Da qui, ho camminato lungo le vie senza una meta. Ad
ogni incrocio erano esposte indicazioni per raggiungere musei e siti di ogni
tipo. Procedendo in salita, mi sono trovata di fronte alla spettacolare
architettura di Palazzo dei Papi, imponente e suggestivo. Questo edificio è
stato la sede del papato dal 1309 al 1377 e sarebbe assolutamente da vedere. La
lunga fila alla biglietteria e la splendida giornata estiva mi hanno tuttavia disincentivato. L’ideale in questo caso è programmare la visita con anticipo e prenotarla online (Informazioni pratiche | Palais
des Papes - Avignon (palais-des-papes.com)... magari in una stagione più fredda.
A pochissimi passi da Palazzo dei Papi, proprio
sulla piazza, ho notato un'altra costruzione dalla bella architettura, che ospita le musée du Petit Palais. Non essendoci code, ho deciso di entrare. Pensavo di dover comprare un biglietto ma l'accesso è gratuito. I dipinti
esposti sono opere del medioevo e del rinascimento italiano.
Molto interessante anche il museo Calvet, nel quale sono esposte mirabili
collezioni di svariata provenienza e risalenti a differenti epoche. Anche in
questo caso l'ingresso è gratuito. Per la ricchezza e la vastità del patrimonio
artistico esposto, consiglio di vederlo in
due volte, per esempio alla mattina il piano inferiore e al pomeriggio quello superiore.
3. Perchè a luglio?
In
questo mese ha luogo il festival del teatro,
tanto che Avignone si trasforma in un palcoscenico a cielo aperto. Strade,
scalinate, slarghi, cortili e piazze diventano lo scenario di spettacoli
apparentemente improvvisati. In realtà gli attori delle varie compagnie si
autopromuovono con monologhi, canti, danze e concerti. In
questo modo presentano un assaggio del loro show, che di solito si svolge
nei vari teatri della "ville". Ogni artista ha degli assistenti che, durante l’esibizione,
distribuiscono volantini con luogo, data e orario della rappresentazione
completa. Si ha l’impressione che chiunque ami il mondo dell’arte, professionista o dilettante, in questi
giorni festosi abbia l'occasione di svolgere la propria personale performance per le strade del centro.
La città offre una festa ininterrotta, il cui successo dipende soprattutto dalla casuale
partecipazione dei passanti. Di conseguenza, chiunque si trovi a camminare per quelle
vie è trattato come un ospite gradito e lungamente atteso. L’arte si esprime
in tutte le sue forme e viene offerta a getto continuo, al punto che talvolta visitando
un luogo mi chiedevo se magari nello stesso istante non mi stessi perdendo
qualcos’altro. Durante il festival, che dura per tutto luglio, l'atmosfera è quantomai leggera e rilassata: la gente incede lentamente,
si ferma, guarda, ascolta, ride, applaude e se ne va.
4. Da non perdere
Indipendentemente
dal tempo che si ha a disposizione, raccomando un giro sulla ruota panoramica.
Costa 8 euro, credo che la durata dipenda dalla generosità del giostrante. Nel
nostro caso siamo restati circa un quarto d’ora a fare fotografie direttamente dal cielo. Da un lato si ha la vista sulla città vecchia e dall’altro
sul fiume. Il momento ideale è verso le 21.00: la maggior parte delle persone è a cena, il sole è vicino al tramonto, c'è una calma rasserenante e si ha davvero il privilegio di contemplare la bellezza.
Il
famoso ponte di Saint Benezet merita assolutamente un tour. È curioso perché
non è finito. Per la verità era stato completato intorno al 1100, in seguito a un assedio
venne distrutto e, nonostante i tentativi di ricostruirlo, è rimasto rotto, kaputt, cassé. Il
motivo sembra sia da attribuire all'impetuosità delle acque del Rodano. Il biglietto
costa 5 Euro e si riceve un audioguida per ascoltarne tutta la storia.
LA LAVANDA In questo momento dell'anno fiorisce la lavanda. Poiché tale evento non dura che poche settimane, la visione delle campagne in fiore è un dono della natura, un privilegio che genera meraviglia e ammirazione. I proprietari di un terreno ci hanno detto che, se si desidera comprarla per piantarne qualche esemplare nel proprio giardino, bisogna aspettare i mesi di novembre e dicembre. Ci hanno anche detto che spesso i turisti, vedendola nei campi così taboccante, la estirpano senza alcun permesso e se la portano via come cimelio del viaggio in Provenza. Non si fa😠 Grazie per il tuo tempo e per la tua attenzione 😊
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