- TRAMA DEL ROMANZO
Il libro è un racconto interiore, un viaggio dell’anima. Gotto esplora l’essere umano e il senso della vita attraverso la sua personale esperienza come uomo e come viaggiatore. Nel corso di ogni tappa negli angoli più disparati del globo, egli conosce se stesso e compie straordinarie scoperte. Il percorso esistenziale e quello spirituale si intrecciano: il testo è ricco di aneddoti e insegnamenti tratti dal buddismo e dalle culture orientali. Di pagina in pagina il lettore percepisce sempre più intimamente come la felicità di ognuno sia intrisa di armonia, consapevolezza, amore per se stessi e rispetto del tutto di cui siamo parte. Pertanto, possiamo iniziare a essere felici, scegliendo di esserlo e smettendo di inseguire qualcosa di esterno perché NOI siamo la felicità.
- L'ELOGIO DEL CAMBIAMENTO
Il testo esiste in sé, senza forzature, come un flusso naturale di pensieri e riflessioni. Non è solo un resoconto personale romanzato ma un vero e proprio manuale di istruzioni alla quotidianità. L’autore svolge una profondissima analisi delle cose che vive, nondimeno, le descrive con gentile leggerezza.
Benché gli spunti su cui riflettere siano numerosi, uno in particolare lo prediligo ed è quello che definisco “l’elogio del cambiamento”: la trasformazione vista come impeto potente, travolgente e rivoluzionario.
«La paura sana, quella che possiamo sfruttare come un’onda che invece di travolgerci, ci porta esattamente dove meritiamo di stare, è la paura di non cambiare.»
È come se il nostro essere, prigioniero di uno spazio angusto e scomodo, spingesse con veemenza dall’interno all’esterno, fino a spezzare la barriera che lo imprigionava. Lì, in quel preciso istante, ci innalziamo verso qualcosa di più grande eppure accessibile. La verità è che noi umani siamo strani e ci raccontiamo delle storie: temiamo il tuffo più di quanto desideriamo immergerci in un paradiso sommerso. Spesso usiamo traumi passati come argomento per non fare, come se gli errori commessi e quelli subiti fossero un marchio indelebile. Ma non siamo un errore. Davvero ogni singola riga di quest’opera ci fa sentire amati, diversi eppure uniti nello stesso universo.
«Non so chi tu sia, né dove tu sia. Magari stai leggendo queste parole a letto, su un divano, sotto un ombrellone in spiaggia. Non so in che modo tieni in mano questo libro, so solo una cosa: sei in vita! E questo significa che hai delle possibilità a disposizione. Puoi cambiare, dare una nuova direzione alla tua esistenza, rinascere.»
- L'EQUILIBRIO INTERIORE
«Bisogna farsi scivolare addosso le lodi e gli apprezzamenti tanto quanto le critiche distruttive, gli insulti e le malignità.»
Considerazione quantomai salutare in
un’epoca ossessionata dall’apparenza. Il bisogno spasmodico di essere visti,
raccontati attraverso immagini che spesso mostrano una finta felicità, espone
le persone a ogni sorta di giudizio. Perché non capovolgere la lente e
rivolgerla all'interno? Perché non contrapporre al rumore sgradevole di chi si
fa notare urlando, il raccoglimento di chi pensa e cerca una strada attraverso
il silenzio?
«… siamo tutti alla ricerca di risposte. E, per poterle ottenere, abbiamo bisogno di una sola cosa: fare silenzio e metterci in ascolto.»
Qualunque sia l’opinione altrui, siamo noi a stabilire i parametri della nostra versione migliore, noi e nessun altro.
«… Le cose belle non sono facili.»
«… E quali sono le cose belle per te?»
«… Quelle semplici. Non quelle facili»
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