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sabato, agosto 28, 2021

IL CAMMINO, GIORNO 7: TUI - PORRINO - VIGO

 


Ieri, 27 agosto, abbiamo percorso soltanto 17 km da Tui a Porriño, e dopo in Taxi siamo giunti a VIGO, città immensa in confronto ai piccoli villaggi attraversati nell`ultima settimana.  La conoscenza dello spagnolo naturalmente mi agevola e mi avvicina all'altro.

Il sentiero tra Tui e Porriño è alternato da strade statali, più o meno pericolose, fiabeschi passaggi nei boschi e un lunghissimo marciapiede triste, senza natura nè farfalle.  

                     




Dal momento in cui abbiamo iniziato il viaggio, notiamo che i pellegrini stanno via via aumentando, di chilometro in chilomentro. Anche il modo di camminare caratterizza la nostra unicità: ritmo, movimento, posizione delle braccia ... ciascuno alla propria maniera. Oltre a ciò, salta agli occhi la totale eterogeneità dei marciatori. Chi è solo, chi in coppia o in gruppo, giovani e giovanissimi, adulti, anziani e anzianissimi ... il cammino è di tutti.

Siccome ci piace mangiare i prodotti tipici e bere i vini delle colline che incontriamo, ci siamo autodefiniti "pellegrini enogastronomici". Non si può venire qui senza godere la cucina. Facciamo aperitivi, pranziamo con una bottiglia di vino bianco ... le soste sono una parte importante delle nostre camminate, anzi sono esse stesse delle piccole mete all'interno di questa lunga marcia.


Per quanto riguarda i viandanti, ho dovuto riflettere sul tema della competizione. Alcune persone camminano lentamente mentre noi siamo piuttosto veloci… eppure, tra una pausa e l`altra, ci ritroviamo tutti allo stesso punto.



CENA: VIGO, CAFFÈ COMMERCIO: Il ristorante è fantastico ma non saremmo mai entrati qui, se non fosse stato per Manuel, al quale ci siamo rivolti per prenotare il tavolo. Al di là della cucina, che é ottima, il piatto forte é l`efficienza di questo signore. Manuel è nato in Spagna ma è cresciuto in Venezuela, dove ha vissuto fino all'età di 28 anni. Ha avuto una fidanzata italiana,  ma alla fine ha sposato una donna venezuelana, dalla quale ha avuto 3 figli. Comunque sia, la fisionomia del signor Manuel mi ha ricordato qualcuno della mia infanzia. Forse è il cammino che, nel venirmi a salutare, mi fa vedere quei volti, che il tempo con la sua polvere aveva coperto. Lui ci soffia sopra e li fa riaffiorare dal passato.




La lezione del cammino di oggi:

1. Dal momento che tutti arriviamo alla stessa meta secondo tempi e sentieri diversi, il fatto di arrivare primi è semplicemente un dettaglio. È molto più importante concentrarsi su se stessi, che guardare cosa fanno gli altri. A meno che uno non sia un atleta di professione, la competizione stressa e disturba chi ce la sta facendo. La competizione é noiosa e misera, basta avere fiducia nelle proprie capacità e si faranno buone cose! Il cammino è di tutti!!



Grazie cammino Grazie ❤

DOMANI, DOMANI di Francesca Giannone

  Il romanzo si svolge nel Salento durante il biennio compreso tra l’estate del 1958 e quella del 1960. Lorenzo e Agnese gestiscono insiem...