La
bellezza dell’ascolto e la generosità del racconto (Giorno 2, Apulia -
Portogallo)
Le
persone sono viaggi, ascolta sempre la loro storia. (Giorno 8, Arcade - Spagna)
Ho incontrato uomini
e donne, in diversi contesti e paesaggi: dai dipendenti degli hotel e dei
ristoranti ai pellegrini in marcia lungo i sentieri o in sosta nei rifugi. A
pranzo, a cena, negli alberghi, dappertutto chiedevo sempre il nome a chi si
occupava di noi: Josè, sua figlia Sara, Carlos, Mariana e il gatto Darsi, Bruna
nel ristorante dei nonni, Antonio, Manuel, Belen … altri due Manuel e un
Rubens. Il mio atteggiamento era senz’altro aperto, predisposto alla conoscenza
e poi ero curiosa, ci bastava essere gentili, sorridere e alla fine tutti si
intrattenevano con noi. Qualcuno ci ha raccontato la propria storia a partire
dall’infanzia, altri mi hanno descritto la quotidianità e qualcun altro ci ha
parlato dei figli e della famiglia. Manuel, il giovane e brillante receptionist
dell’hotel di Caldas de Reis, ci ha telefonato alla fine del cammino, solo per
sapere se fossimo arrivati bene a Santiago.
Nonostante la
casuale vicinanza di tanti inaspettati compagni di viaggio, i ripetuti ritrovi
con Diane e Dennis sono stati il principio di un'amicizia che ancora dura e,
nonostante la distanza, difficilmente si estinguerà.
Nella maggior
parte dei casi, ho ascoltato i miei interlocutori come se mi trovassi allo
spettacolo del mio artista preferito. Ero consapevole che mi stavano rendendo
partecipe delle loro vicende personali, stavo facendo la conoscenza di esseri
umani dal passato e dalla vita sorprendentemente interessanti. Offrire la
descrizione della propria esistenza all’ascolto di una sconosciuta e in qualche
modo arricchirla con la propria esperienza è un eccezionale atto di generosità.
Al di là del piacere di trascorrere insieme un tempo dilatato, mi sono resa
conto di quanto sia bello dimenticarsi di sé, mettersi da parte e fare posto
all’altro. Mi hanno lasciato il ricordo di località in cui non sono mai stata, di
situazioni che posso solo immaginare, eppure di cui mi resta memoria. Con le
loro testimonianze è come se mi avessero aperto una finestra e mostrato altri
scenari, donandomi ogni volta un viaggio nel viaggio.
Quando qui dove
risiedo mi mostro cordiale con i miei simili, la gente talvolta reagisce
come se stessi per chiederle un favore, perché ci si occupa prevalentemente
di ciò che è noto, affine, consueto e familiare. Ogni individuo che
attraversa il nostro destino, anche il vicino di casa meno simpatico, è
protagonista di una storia singolare, differente da tutte le altre, sta a noi scegliere
se ignorarla o riconoscerne l'unicità.
Grazie cammino
grazie💗
"Le belle persone si distinguono, non si mettono in mostra. Semplicemente, si vestono ed escono. Chi può, le riconosce".
Cesare Pavese