mercoledì, maggio 24, 2023

UN RAGAZZO NORMALE, di Lorenzo Marone

 


Il protagonista del romanzo è Mimì, un dodicenne dotato di notevole sensibilità, capace di guardare alle cose dall’interno e di cogliere anche i più piccoli e impercettibili dettagli. Il segreto della sua eccezionalità è forse quello di essere riuscito fin da piccolo a compensare dei limiti esterni, reali e oggettivi con un mondo interiore luminoso ed esteso. Proveniente da una famiglia umile, nella Napoli degli anni Ottanta, il ragazzo trova nella propria immaginazione lo spazio che gli manca:

“A ogni modo, questa è stata la mia infanzia, la mia vita da adolescente: uno stare tutti insieme, il respiro di uno sulla guancia dell’altro, senza alcuna possibilità di avere un momento e un luogo che fossero davvero miei. Fu proprio quella situazione di eterna condivisione a spingermi a isolarmi, a farmi rifugiare in un mondo solo mio che viveva di vita propria, e in quel mondo, in quei frangenti, imparai a non avvertire più il russare di papà, a non sentire le telenovele della nonna, i dibattiti politici del nonno o il ruminare rumoroso con il quale Bea masticava il suo chewingum.

Il giorno che pensai di diventare un supereroe, non sapevo che, in realtà, io supereroe già lo ero”.

 

Delicato e fragile, bravo nello studio e incontenibilmente curioso nei confronti di ogni singolo aspetto dell’esistenza, Mimì rivela anche una forza così straordinaria che, allo sguardo del lettore, supereroe lo diventa sul serio. Nonostante i coetanei lo considerino uno “sfigato”, lui non si omologa e va avanti per la propria strada, senza stancarsi di ascoltare istinto e cuore. Sceglie come amici Matthias, un senzatetto scappato dalla Germania orientale, e Giancarlo Siani, un giovane giornalista, coraggioso al punto di scrivere contro la camorra e così firmare la propria condanna a morte. Il protagonista sceglie di essere se stesso anche quando si innamora di Viola, una ragazza molto bella e corteggiata, figlia di una coppia benestante residente nello stesso stabile in cui suo padre fa il portinaio. Nonostante la famiglia e gli amichetti del quartiere si sforzino di dissuaderlo e cerchino di levargli anche la più piccola illusione, lui si mostra senza paura per il fanciullo che è, senza maschere né atteggiamenti spocchiosi.

“Sai come sono nate le fate? Chiesi d’improvviso a Viola … Lei si girò a guardarmi con occhi curiosi… Quando il primo bimbo rise per la prima volta, la sua risata si sbriciolò in migliaia di frammenti che si sparpagliarono qua e là. Fu così che nacquero le fate”.

 

La sua aspirazione è quella di poter svolgere un giorno una missione che abbia un senso, che lo faccia sentire libero e nel giusto, proprio come il suo idolo Giancarlo.

“Sentirsi invincibili non è una buona cosa, perché ti porta a commettere degli errori, a sottovalutare i segnali, a non accorgerti della precarietà delle cose. Ciò che ci rende umani e per questo speciali, caro Mimì, sono proprio le nostre debolezze, i difetti se vuoi chiamarli così”.

 

La bellezza di questo racconto è quella di riportarci alla nostra autenticità, di renderci consapevoli che la prima sfida, prima ancora dei risultati scolastici, professionali o sociali, sta nell’essere fedeli a noi stessi, perché solo chi veramente lo è, alla fine trionfa. Diversamente, vincerebbe il ruolo che stiamo interpretando. Mimì ci insegna a buttarci nelle imprese che ci attraggono, a fare spallucce quando gli altri ci giudicano o ci deridono.

“Poiché alla fine di quella terribile e magnifica estate capii che gli unici superpoteri a disposizione di noi poveri umani sono i rapporti che riusciamo a costruirci, gli amori, le amicizie, gli affetti. Sono la qualità di queste relazioni a fare la differenza fra chi è super e chi, forse, lo è un po’ meno”.

 

Come sempre mi accade con i libri di Lorenzo Marone resto piena di ammirazione e meraviglia, per la vicenda narrata, per il modo e soprattutto per quell’analisi che vola alta sulle cose del mondo e risponde a questioni mai veramente formulate, eppure presenti chissà dove e chissà da quando.

Grazie Lorenzo Marone Grazie

A chi fosse interessato a conoscere la breve biografia di Giancarlo Siani, giro questo link

Biografia - Fondazione Giancarlo Siani

 

I see your true colors Shining through (true colors) I see your true colors And that's why I love you So don't be afraid to let them show Your true colors True colors are beautiful
Like a rainbow


True Colors

Billy Steinberg e Tom Kelly


DOMANI, DOMANI di Francesca Giannone

  Il romanzo si svolge nel Salento durante il biennio compreso tra l’estate del 1958 e quella del 1960. Lorenzo e Agnese gestiscono insiem...