mercoledì, agosto 25, 2021

IL CAMMINO PORTOGHESE, GIORNO 5: PRAIA DE ANCORA - VILA NOVA DE CERVEIRA






Amici, parenti e ospiti casuali, forse sono la bloggerin meno famosa del mondo ma sono tanto felice che leggiate i miei resoconti e di condividere questa straordinaria magica mistica esperienza. Vorrei camminare per sempre, vorrei che non finisse mai. 

Oggi abbiamo percorso circa 25 Km. All`inizio il cielo era grigio e faceva piuttosto freddo.


In tarda mattinata è uscito il sole e abbiamo marciato tutto il giorno costeggiando il fiume Minho. La prima tappa è stato il paese di Caminha.




Siccome il percorso era molto agevole, facile e in pianura, ci siamo presi tanto tempo per cazzeggiare allegramente: abbiamo pranzato in un ristorantino all`interno, poi ci siamo riposati sulle panchine lungo il fiume.


Ci siamo dedicati anche allo studio filosofico 
dei cartelli stradali in portoghese
.

Abbiamo goduto la giornata in un tempo tranquillo, quasi fermo, lento come l`acqua del Minho.







Ecco la lezione di oggi:

Se le condizioni lo permettono, entra nel flusso del presente e lasciati trasportare. Il fatto di lasciare andare i pesi, dipende soprattutto dalla nostra attitudine. Ma si ... almeno ogni tanto, perdiamolo questo controllo. 

Ma tu non farmi questo errore e vivi sempre nel momento
Cogli il giorno e tanto amore, cogli i fiori di lilla' 

(La sedia di lillà, Alberto Fortis)

Grazie cammino grazie. 🌈

CAMMINO PORTOGHESE, GIORNO 4: VIANA DO CASTELO - VILA PRAIA DE ANCORA

 



Ho incominciato la giornata con un piccolo investimento nel mondo dell`arte. Camminando lungo il litorale di Viana do Castelo, una pittrice ambulante ci ha accolto, iniziando a sorriderci già da lontano. Quando ormai eravamo vicini, ci ha riempiti di complimenti. Se sulle prime potevo restare impassibile, quando mi ha detto che, data la mia eleganza non potevo che essere italiana, beh lì le ho subito comprato un piccolo quadretto, anzi una miniatura. Del resto, questi adulatori devono pur mangiare … 



Abbiamo proseguito lungo la strada atlantica per circa 9 km 



Poi, ci siamo diretti verso l`entroterra e, come ieri, il percorso era in salita. Sebbene stavolta non ci siamo persi, per tutto il cammino o quasi, a parte insetti, uccellini e natura vergine, non c'era niente, avevamo fame e sete. Di conseguenza, stanchi ma fiduciosi, abbiamo continuato a marciare sostenuti da farfalline multicolori, che ci volavano incontro festanti. Alcuni credono che questi eleganti animaletti indichino la via ai pellegrini. Dal momento che le troviamo anche quando sbagliamo strada, dubitiamo che sia così. Forse è possibile, che siano anime motivatrici: arrivano sempre nei momenti più difficili, a volte bianche, ieri avevano le ali marroncine con dei puntini e oggi erano blu.

In ogni modo, ci piace pensare che, dal cielo, qualcuno ce le mandi per scortarci e per proteggerci anche  quando prendiamo un giro sbagliato.

Finalmente arrivati a un bar, a 2 Km dal punto di arrivo, abbiamo conosciuto una coppia americana di Washington. È la terza volta che percorrono il cammino. Si chiamano Diana e Dennis. I nostri tragitti sono diversi ma giungeremo tutti a Santiago lo stesso giorno, il 1. settembre. Sarebbe bello ritrovarsi all'arrivo. Siamo rimasti d`accordo che, se ci ritroveremo, andremo a bere qualcosa insieme. 


CENA: Praia de Ancora, ristorante PORTINHO

Una splendida 18enne, di nome Bruna, al lavoro presso il ristorante dei nonni, ci ha servito una fantastica cena a base di pesce alla griglia,  vino della casa e Porto.  Il nonno mi ha riempito un bicchiere di Porto Bianco, Bruna invece uno di rosso... il che mi ha reso piuttosto allegra. Era molto bello vedere questa ragazza lavorare in sala con il nonno, mentre la nonna cucinava. 



Le lezioni del cammino di oggi:

1.Abbi forza, fiducia e pazienza, soprattutto quando pensi di non arrivare più. La meta è dietro all`angolo.

2. Dovremmo avere tutti una farfalla madrina, che ci accompagni lungo la strada, anche quando sbagliamo il giro.

                      💫💫💫💫💫💫💫💫💫

Oggi è un giorno speciale: Monica, sei una delle persone a me più care e oggi, 25 agosto è il tuo 🎂. Ti auguriamo tutto il bene del mondo, sei una persona meravigliosa e noi abbiamo il privilegio di averti nella nostra vita. Auguri Auguri Auguri. Ross, Frank e Ginetta 






martedì, agosto 24, 2021

CAMMINO PORTOGHESE, GIORNO 3: APULIA - VIANA DO CASTELLO


Oggi è stato senza dubbio il giorno più faticoso dall'inizio: tanti chilometri, molti sentieri con scenari differenti e più di una volta abbiamo sbagliato strada. 

A breve distanza da Apùlia, collegata a questa da un lungo ponte alto e imponente, si trova Esposende con la sua costa, il piccolo centro storico, le belle architetture e i negozi di souvenir.



Superato il lungomare della città, anzichè rispettare le indicazioni del percorso (quelle con la conchiglia), ci siamo immessi sulle passerelle di legno che affiancano l`oceano. Purtroppo questo tragitto non è ancora finito, di conseguenza all`improvviso ci siamo trovati nel mezzo di niente. Eravamo già in viaggio da parecchie ore ed eravamo stanchi. Proprio in quel momento ci siamo ricordati che Sara (la magnifica ragazza del Cantinho d`Avò di Apulia), alla partenza ha insistito perchè prendessimo una mela a testa. Così ci siamo seduti su una pietra e l'abbiamo mangiata come se fosse un piatto gourmet.

Ripreso il cammino di Santiago … quello giusto, ci siamo imbattuti in un ostello ristorante per pellegrini: Toquinho dos caminantes, a Belinho (frazione di Barros). Il ristoro è davvero suggestivo, semplice e accogliente come i balconi o i cortili delle case di un altro tempo, come le abitazioni delle nonne, piene di oggetti messi lì in attesa di niente. Ad accoglierci, come se ci stesse aspettando, un angelo con i capelli biondi e voluminosi, gli occhi chiari ed il sorriso luminoso: Mariana. Si è presa cura di noi e della nostra stanchezza, tralasciando la sua pausa pranzo per portarci da bere o semplicemente fare due chiacchiere. Molto affettuoso anche il suo gatto, Darsi. Grazie Mariana, per aver reso buono il riposo del nostro cammino.



Verso le due del pomeriggio siamo ripartiti, iniziando così a percorrere la parte più faticosa di tutti i sentieri finora incontrati: sole caldissimo, salite in collina, boschi e paesi apparentemente disabitati. Dopo 28 chilometri e con i piedi sciolti, fusi alla suola delle scarpe, abbiamo finalmente trovato un piccolo caffè in una località dal nome evocativo: Chafè. 


Il cammino oggi ci ha proprio messo alla prova, tuttavia gli siamo immensamente grati per la lezione che ci ha dato, così riassumibile:

1.  Prova a superare i tuoi limiti e, soprattutto, a portare da solo i tuoi pesi: dopo le salite al sole cocente, sono arrivate sempre discese all`ombra di pini ed eucalipti.

2. Viaggia leggero ed evita di portare sulle spalle carichi superflui.

3. Ci sono dei limiti che non si possono superare. Prendine atto, accettali e chiama un taxi.

Apùlia - Viana do Castello : 28 km a piedi + Taxi+4 Km a piedi= 32 Km

Grazie cammino Grazie ❤️ 

lunedì, agosto 23, 2021

CAMMINO PORTOGHESE , GIORNO 2: VILA DO CONDE - APULIA E IL CANTINHO D`AVÒ


Siamo partiti da Vila do Conde verso Apulia, a circa 22 km di cammino. La prima parte del tragitto ci ha molto sorpreso: ci siamo trovati per circa 6 km in una Rimini portoghese, colma di gente e grandi edifici affacciati sul litorale, con amplificatori che emettevano musica già alle 9 del mattino. Quello che invece ho apprezzato sono le spiagge private. I lettini, anzi le tende, sono disposte in modo verticale e non orizzontale rispetto al lido, così da non ostacolare la vista del mare a nessuno.



Dopo questi primi chilometri rumorosi ma anche divertenti, il resto del sentiero ha ripreso la sua dimensione selvaggia e genuina, con le passerelle di legno e la natura intatta. La vista di interi cumuli di alghe, accatastati in balle, proprio simili al fieno, ci ha incuriositi e ci siamo domandati come potessero essere utilizzate queste potenziali risorse.



La parte più bella della giornata l`abbiamo vissuta nel momento in cui abbiamo raggiunto il nostro hotel. Avevo prenotato una camera in una struttura con un ristorante, con la speranza che potesse offrirci una sistemazione comoda e pulita. Avendo terminato la marcia in poche ore, siamo arrivati ad Apùlia prima del previsto, oltretutto di domenica e all'ora di pranzo.

IL CANTINHO D`AVÒ: Siamo stati accolti da Sara. Nonostante si trovasse in un momento di lavoro molto intenso, con il ristorante pieno di gente, noi in anticipo e la camera non pronta, ci ha chiesto innanzi tutto se avessimo fatto un buon cammino. Dal momento che il cantinho d`Avò ha anche un ristorante, abbiamo deciso di mangiare direttamente lì. Non avremmo potuto fare una scelta migliore: abbiamo ritrovato il vino verde della regione, fruttato, fresco e con un prezzo impensabile in altri Paesi. L`insalata mista, che ai più potrebbe sembrare una banalità, aveva un sapore eccellente e diverso: le cipolle erano dolcissime e leggere, i pomodori gustosissimi; come primo abbiamo preso un piatto tipico della regione a base di riso e frutti di mare. Posso solo dire che era strepitoso, che è una specialità del territorio e che lo abbiamo ordinato perchè tutti gli altri clienti lo stavano consumando e l'aspetto era molto invitante.


In questo ristorante-guest hause lavora un' intera famiglia: Jose Dias è il proprietario con la moglie Maria Josè, la figlia Joana è la cuoca, Sara lavora alla reception e al ristorante e, tra le altre persone Carlos, che ci ha servito sia il pranzo che la cena. Questa gestione familiare crea un'atmosfera speciale, tale da farci sentire ospiti presso i parenti, quelli più simpatici. 
 


Conversando con Josè Dias ho appreso che il cantinho d`Avò esiste da tantissimi anni; Cantinho significa angolo, la traduzione in italiano sarebbe l`angolo della nonna. Il motivo per cui questa attività si trova qui ad Apùlia merita di essere condiviso. Da bambino, Josè viveva con la famiglia nell'entroterra del Portogallo. Uno dei suoi sette fratelli, il quinto, si era ammalato gravemente di una misteriosa malattia: il piccolo aveva smesso di parlare e camminare. I medici dell`ospedale, non riuscendo a curarlo, consigliarono alla madre di trasferirsi verso il mare, nella zona di Apùlia. Di conseguenza, l'intero nucleo famigliare si stabilì qui e nel giro di un mese il fratellino, pare grazie allo iodio e all`aria buona, riprese l'uso del linguaggio e tutte le sue funzioni motorie. 
Anche io soffro di questa malattia misteriosa, che non posso vivere lontano dal mare, ma sono asintomatica.
 
Il nome del villaggio evoca il nostro sud. L`associazione non è casuale. Il signor Josè  mi ha spiegato che, quando i romani vi giunsero per colonizzarlo, lo trovarono così simile e affine alla regione italiana da cui prende il nome che, appunto, lo chiamarono Apùlia.  

A proposito dell`insalata buonissima, il cantinho possiede dei campi in cui si coltivano ortaggi biologici concimati con quelle alghe, che abbiamo visto raccogliere, imballare ed essicare durante la mattinata.  Ogni anno, proprio in questi giorni, ricorrerebbe una festa per celebrare il lavoro degli imballatori di alghe (Sarageiros de Apùlia). Purtroppo quest'anno, a causa del covid, non avrà luogo. Non so quando,  ma spero con tutto il cuore di tornare qui e di partecipare a queste celebrazioni.

Oggi il cammino mi ha ricordato la bellezza dell'ascolto e la generosità del racconto. La famiglia del Cantinho d`Avò ci ha offerto un'esperienza nel gusto e un viaggio nel tempo.










sabato, agosto 21, 2021

IL CAMMINO PORTOGHESE, GIORNO 1; PORTO - VILA DO CONDE



Siamo partiti da Porto (Oporto), all´altezza di Foz do Duro, marciando per circa 25 km verso nord, abbiamo raggiunto Vila do Conde.

IL SENTIERO é bellissimo e selvaggio. Il percorso della costa volge continuamente lo sguardo su oceano, dune e scogli. Abbiamo camminato prevalentemente su una passerella di legno, che alleggerisce e agevola il lavoro ininterrotto dei piedi. Questo tipo di ponteggio è in diversi punti ancora in costruzione. In ogni caso basta orientarsi sapendo che si va a nord e che il mare è sulla sinistra. Non si può sbagliare e, di tanto in tanto,  cambiare strada può offrire sorpese inaspettate. 


In questi giorni di agosto, il clima è molto gradevole.  Alla mattina c`ê sempre foschia e la temperatura è fresca. Nell`arco della giornata il cielo si apre e l`aria si riscalda. 


Verso mezzogiorno, siamo entrati in un ristorante sulla spiagga. Ci ha servito un buffo signore, con i capelli a caschetto come negli anni settanta. Nonostante parlasse solo il portoghese, ci siamo capiti benissimo. Abbiamo fatto una scoperta molto importante, considerando che siamo solo all'inizio del cammino: Il vino verde! Leggero, fruttato e frizzante va bene a tutte le ore… abbiamo pagato 10 Euro per una bottiglia.  





I portoghesi mi piacciono per la loro eleganza, sono disponibili e discreti. Inoltre, ho riscontrato in loro una parte importante della mia identità italiana, quella che prediligo: sono aperti, immediatamente pronti ad aiutare e a comunicare con il prossimo. Sebbene io possa parlare lo spagnolo, ho deciso di chiedere alla gente come preferisca esprimersi in alternativa al portoghese.  Molti turisti danno per scontato che qui ogni residente sia bilingue portoghese e spagnolo, ma non è così. Al ristorante, nonostante il cameriere non conoscesse altri linguaggi, ha fatto il gioco dei mimi come nessuno al mondo per spiegarci cosa stessimo ordinando.

La lezione del cammino dopo questo primo giorno di marcia:

Mi piace tutto ciò che mi circonda e penso a quanto raramente, nella mia quotidianità, io realizzi le numerose ragioni per cui provare gratitudine. Le cose non riuscite o andate diversamente sono sempre le più pesanti ... è arrivato il momento di viaggiare leggeri. 

Grazie cammino Grazie




mercoledì, luglio 21, 2021

AVIGNONE A LUGLIO, UN PALCOSCENICO A CIELO APERTO.



Ho avuto la gioia di visitare questa parte della Provenza e l'onore di conoscere un luogo vitale, allegro, accogliente e culturalmente pulsante. Condivido in questo post la mia esperienza, con l'augurio che possa essere utile o semplicemente interessante per chiunque la legga.


1.    Dove dormireMERCURE HOTEL AVIGNON TGV

Si trova a cinque minuti a piedi dalla stazione Avignone TGV. Sebbene non sia nel centro storico, io lo consiglio per il fantastico rapporto qualità-prezzo, l'ottimo livello dei servizi offerti e la tranquillità del sonno.





Per raggiungere la parte antica della città si impiegano 30-35 minuti. Il percorso è molto facile: usciti dall'hotel si va a sinistra e poi sempre dritto per 3,5 km. Lungo tutto il tragitto è sempre presente un marciapiede o un sentiero per pedoni e biciclette. La prima parte della passeggiata si sviluppa accanto a una statale particolarmente trafficata, il resto dell'itinerario si estende invece lungo il fiume Rodano. Questo cammino è in alcuni tratti molto pittoresco, in altri poco curato, soprattutto nell’ultima parte.




Chi preferisce può prendere l'autobus dalla Gare Avignon TGV ad Avignone Centre  o andare con la propria macchina. Ci sono numerosi parcheggi sia al chiuso che all'aperto.

2.     In giro per la città

Avignone è abbracciata da una cinta muraria che delimita tutto il centro storico. Mi sono immessa in un sottopassaggio situato proprio vicino alla grande ruota panoramica. Da qui, ho camminato lungo le vie senza una meta. Ad ogni incrocio erano esposte indicazioni per raggiungere musei e siti di ogni tipo. Procedendo in salita, mi sono trovata di fronte alla spettacolare architettura di Palazzo dei Papi, imponente e suggestivo. Questo edificio è stato la sede del papato dal 1309 al 1377 e sarebbe assolutamente da vedere. La lunga fila alla biglietteria e la splendida giornata estiva mi hanno tuttavia disincentivato. L’ideale in questo caso è programmare la visita con anticipo e prenotarla online (Informazioni pratiche | Palais des Papes - Avignon (palais-des-papes.com)... magari in una stagione più fredda.





A pochissimi passi da Palazzo dei Papi, proprio sulla piazza, ho notato un'altra costruzione dalla bella architettura, che ospita le musée du Petit Palais. Non essendoci code, ho deciso di entrare. Pensavo di dover comprare un biglietto ma l'accesso è gratuito. I dipinti esposti sono opere del medioevo e del rinascimento italiano. 





Molto interessante anche il museo Calvet, nel quale sono esposte mirabili collezioni di svariata provenienza e risalenti a differenti epoche. Anche in questo caso l'ingresso è gratuito. Per la ricchezza e la vastità del patrimonio artistico esposto, consiglio di vederlo in due volte, per esempio alla mattina il piano inferiore e al pomeriggio quello superiore. 




3. Perchè a luglio?

In questo mese ha luogo il festival del teatro, tanto che Avignone si trasforma in un palcoscenico a cielo aperto. Strade, scalinate, slarghi, cortili e piazze diventano lo scenario di spettacoli apparentemente improvvisati. In realtà gli attori delle varie compagnie si autopromuovono con monologhi, canti, danze e concerti. In questo modo presentano un assaggio del loro show, che di solito si svolge nei vari teatri della "ville". Ogni artista ha degli assistenti che, durante l’esibizione, distribuiscono volantini con luogo, data e orario della rappresentazione completa. Si ha l’impressione che chiunque ami il mondo dell’arte, professionista o dilettante, in questi giorni festosi abbia l'occasione di svolgere la propria personale performance per le strade del centro. La città offre una festa ininterrotta, il cui successo dipende soprattutto dalla casuale partecipazione dei passanti. Di conseguenza, chiunque si trovi a camminare per quelle vie è trattato come un ospite gradito e lungamente atteso. L’arte si esprime in tutte le sue forme e viene offerta a getto continuo, al punto che talvolta visitando un luogo mi chiedevo se magari nello stesso istante non mi stessi perdendo qualcos’altro. Durante il festival, che dura per tutto luglio, l'atmosfera è quantomai leggera e rilassata: la gente incede lentamente, si ferma, guarda, ascolta, ride, applaude e se ne va.



4.      Da non perdere

Indipendentemente dal tempo che si ha a disposizione, raccomando un giro sulla ruota panoramica. Costa 8 euro, credo che la durata dipenda dalla generosità del giostrante. Nel nostro caso siamo restati circa un quarto d’ora a fare fotografie direttamente dal cielo. Da un lato si ha la vista sulla città vecchia e dall’altro sul fiume. Il momento ideale è verso le 21.00: la maggior parte delle persone è a cena, il sole è vicino al tramonto, c'è una calma rasserenante e si ha davvero il privilegio di contemplare la bellezza. 






Il famoso ponte di Saint Benezet merita assolutamente un tour. È curioso perché non è finito. Per la verità era stato completato intorno al 1100, in seguito a un assedio venne distrutto e, nonostante i tentativi di ricostruirlo, è rimasto rotto, kaputt, cassé. Il motivo sembra sia da attribuire all'impetuosità delle acque del Rodano. Il biglietto costa 5 Euro e si riceve un audioguida per ascoltarne tutta la storia.


LA LAVANDA

In questo momento dell'anno fiorisce la lavanda. Poiché tale evento non dura che poche settimane, la visione delle campagne in fiore  è un dono della natura, un privilegio che genera meraviglia e ammirazione. I proprietari di un terreno ci hanno detto che, se si desidera comprarla per piantarne qualche esemplare nel proprio giardino, bisogna aspettare i mesi di novembre e dicembre. Ci hanno anche detto che spesso i turisti, vedendola nei campi così taboccante, la estirpano senza alcun permesso e se la portano via come cimelio del viaggio in Provenza. Non si fa😠


 Grazie per il tuo tempo e per la tua attenzione 😊





















DOMANI, DOMANI di Francesca Giannone

  Il romanzo si svolge nel Salento durante il biennio compreso tra l’estate del 1958 e quella del 1960. Lorenzo e Agnese gestiscono insiem...